giovedì 21 aprile 2011

Ed è già Pasqua. Ti ricordi il giorno di Pasqua di dieci anni fa?



I piatti che volavano, le urla che fendevano l'aria come coltelli ed io che piangevo, sommessamente, dietro alla porta.
"Perchè non può finire tutto questo?"
Mi chiedi come mai non mi va di abbracciarti, mi chiedi com'è che non sento la tua mancanza nè riesco a dirti "ti voglio bene". Ma tu ricordi il giorno in cui minacciasti di morte me, con mio fratello e mia madre, se quest'ultima non ti avesse dato i soldi che non avevamo? Ti ricordi il mio viso sporco di sangue, i lividi sulle gambe, le parole che, come i sassi, una volta lanciate non potranno più essere ritirate?
Ti sei mai messo nei miei panni? Come può una bambina che sin dai primi anni si sente dire che non vale niente, crescere conservando la stima in se stessa e la fiducia negli altri?
Mi chiedi perchè faccio così tanta fatica a lasciarmi andare con gli uomini, ma in me vive ancora quella bimba che ha visto la sua famiglia andare in pezzi quando ancora credeva nell'amore vero.
E dopo che per anni ho vissuto con l'angoscia di tornare a casa e trovare la mia mamma morta, dopo che ti ho sentito urlare cattiverie contro i miei nonni e contro di me, dopo che ho imparato a convivere con l'ansia che mi perseguita ovunque e con chiunque, dopo che sono riuscita a combattere i miei mostri e a parlare come una persona normale, senza bloccarmi ogni due parole, dopo tutto questo tu vuoi un mio abbraccio, solo perchè è Pasqua?
Fatti delle domande.

IlFioreDelMale

6 commenti:

  1. Ti mando un abbraccio, solo questo..perchè le parole non servono..
    Ellie.

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  2. Abbracciati...abbracciati...abbracciati.
    Amati.
    Ti stringo forte tesoro!

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  3. Io glielo farei leggere, questo post, altrochè...
    Forse allora potrebbe cominciare a farsi delle domande.
    Ma tu non sei quella che eri 10 anni fa. Tu non sei quella che hanno fatto di te, non devi esserlo.
    Tu sei te stessa, luminosa e brillante come una stella.

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  4. Non è giusto che una bambina debba subire questo inferno, quanta rabbia che provo, il tuo dolore immenso non devi rivolgerlo a te,NON SEI TU LA COLPA di tutto questo, arrabbiati con chi ti ha fatto stare all'inferno, NON CONTINUARE A PAGARE TU, ti prego!!!!!!!

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  5. Ciao Fiorellino...
    Arrivo dal tuo vecchio blog, e quando ho letto la parola " ricomincio", mai mi sarei aspettata di trovare scritto qui che non vuoi piu' combattere.
    Pero' si puo' ricominciare anche da lì, da tutti quei ricordi dolorosi che pero' non hanno impedito ad un fiore di sbocciare, anche se spesso si racchiude piegando i petali nel tentativo di proteggersi...
    Quando una persona ti dice che non vali niente in realta' lo pensa di se stesso, ma è piu' facile riversare su chi gli è vicino tanta meschinita', per non fare i conti con la propria persona.
    Anni di violenze fisiche e psicologiche non si cancellano con un abbraccio, e sono allibita per il fatto che lui non si renda nemmeno conto di quanto sia fortunato a non averti persa completamente.
    Lascialo lì, a macerarsi nelle sue domande, e tu vivi, perche' non esiste che gliela dai vinta gettando la spugna!
    Un abbraccio.
    Dony

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  6. Stupida tu?????? Tesoro mio se tu sei stupida allora....^^
    Non è facile indirizzare la rabbia nei posti giusti, se fosse facile non saremmo qui a cervellarci su come fare, l'importante secondo me è volerlo veramente e credere che sia possibile... perchè alla fine gli svantaggi della nostra condizione sono più dei vantaggi, lo stare bene ha molto vantaggi!
    Ti abbraccio forte forte!!!

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